Il 2023, sarà un anno decisivo, in cui le aziende faranno appello alla fiducia dei consumatori.
Oggi assistiamo a un boom di trend, nati online e offline.Le storie nascono da un'idea di un TikTok, un hashtag su Twitter, un meme di Facebook, da un influencer o qualcos'altro. Una volta nate queste tendenze crescono. Quando sono abbastanza grandi, vengono riportate dai media, generando altra copertura mediatica sui social. I brand che desiderano sfruttare i trend a proprio vantaggio devono imparare a gestirli quanto prima.
Questo cosa significa? Ascoltare la community e cogliere la scintilla.
Ecco che oggi vogliamo parlare di 10 tendenze cruciali per il 2023. Le informazioni sono prese dall'annuale report di Talkwalker e Khoros dedicato ai social media.
- I cookie si sbricioleranno
- I social media avranno un nuovo standard
- I social network decentralizzati saranno la prossima grande novità
- I social media multisensoriali: un veicolo di contenuti per tutti
- L'ascesa e la caduta del social commerce
- La corsa al metaverso darà i suoi frutti
- L'analisi predittiva cambierà il marketing
- La sostenibilità ambientale non potrà più aspettare
- La Customer Experience sarà sempre più social
- La Buyer Persona lascerà il posto alle comunità
Noi ci siamo fatti un’idea su qual è il trend più interessante, da tenere monitorato nei prossimi mesi. Sicuramente l’utente e la sua fiducia sono aspetti fondamentali per ogni brand. Se le persone non si fidassero e non si affezionassero alle storie e ai prodotti non ci sarebbe un futuro per le aziende.
L’argomento più interessante, secondo noi è l’aumento del social commerce.
Usciamo da un periodo (post Covid19), dove la caccia all’e-commerce “fatto per ieri”, sembrava la priorità per le aziende. Ora non è più così. Le persone vogliono vedere, pagare e ottenere i prodotti subito, il tempo è diventato una priorità per tutti.
Il social commerce in Italia è ancora in stato embrionale, rispetto ad altri paesi europei. Per molte aziende i social non rappresentano un canale di vendita ma una vetrina in cui veicolare la fase di pre-vendita e post-vendita. Si stima che il social commerce crescerà di 1,3 trilioni di euro entro il 2025 (fonte Forbes). Per farci un’idea più chiara, la dimensione del mercato e-commerce è stata di circa 5,5 trilioni quest’anno, il social commerce avrà quindi un importante impatto sulle vendite future.
In Italia, nel 2020, gli utenti che hanno acquistato online sono stati per il 74% tra i 18 e i 35 anni. Molti brand hanno iniziato a integrare i loro social commerce a e-commerce CRM, come Hubspot, per poter raccogliere dati maggiori e automatizzare ulteriori processi di vendita e post-vendita.
Sarà sicuramente interessante anche approfondire e gestire la customer experience sui social, avere quindi un’unica piattaforma dove puoi acquistare, chiedere e comprare, per poi tornare a vedere quello che ti interessa, senza intoppi. Beh, dove bisogna firmare?!
Senza valutare il fattore “passaparola” che può generare un utente contento del proprio acquisto. Sui social sappiamo che tutto è amplificato, anche il consumatore può diventare brand advocate della tua azienda, attraverso feedback, recensioni e commenti positivi, o ricondivisione del proprio acquisto nelle story, creando per l’azienda UGC (user generated content). Sono tutti strumenti interessanti che le aziende dovrebbero iniziare a “sfruttare” per il proprio business.
Se vuoi approfondire il discorso e scoprire come le piattaforme social Facebook, Instagram, TikTok possono diventare una fonte di business per la tua azienda, contattaci.
1. I cookie "si sbricioleranno"
Il 2023 segnerà la fine dei cookie di terze parti. Google sta temporeggiando.
I cookie di terze parti sono generati da siti diversi rispetto al sito web che un utente sta visitando, sono utilizzati per scopi pubblicitari e permettono di personalizzare le esperienze nel web, lasciando informazioni tracciate nei siti visitati (esempio i cookie di Facebook). Questi cookie sono fondamentali per i marketers, e se dovessero essere eliminati l’advertising online subirebbe un ridimensionamento incisivo. Questa proroga concede ai brand del tempo, che in realtà stringe ed è necessario trovare delle valide alternative.
Senza le informazioni dei cookie, come faranno le aziende a tracciare le conversioni dei clienti e a creare esperienze personalizzate? I consumatori sono pronti a vederli sparire e desiderano questo rapido cambiamento! Perché? Per la mancanza di privacy che questi cookie comportano.
2. I social avranno un nuovo standard
Le fake news saranno più ingegnose? I consumatori iniziano ad aprire gli occhi! Brand, personaggi famosi e governo, devono far fronte sempre più spesso alle fake news.
Online i deepfake, sono contenuti creati grazie all'intelligenza artificiale (AI), che partendo da contenuti reali, inducono le persone a credere a fatti mai avvenuti. Questo perché ricreano in modo estremamente realistico voce, caratteristiche e movimenti delle persone. I deepfake sono in aumento e si prevede una crescita sempre maggiore nei prossimi anni. Ecco perché i brand devono attivarsi contro questo evento: i consumatori devono fidarsi dei contenuti, per questo nel 2023 ci sarà un aumento della richiesta di autenticità a cui le aziende dovranno far fronte.
3. I social network decentralizzati saranno la prossima grande novità
Cosa significa "social network decentralizzato"? I social network decentralizzati sono piattaforme basate sulla blockchain, operano su server gestiti in modo indipendente a differenza di Facebook per esempio, che opera su server di proprietà aziendale in cui le informazioni degli utenti sono affidate ai database.
Usando i sistemi di archiviazione decentralizzata, i social network possono proteggere le informazioni degli utenti. Perché si basano su una rete peer-to-peer, con nodi in tutto il mondo. Se un nodo si guasta, la rete continua a funzionare resistendo a guasti e malfunzionamenti. Le startup di reti decentralizzate forse non si saranno ancora del tutto affermate nel 2023, ma le grandi aziende dovranno comunque tenerne conto. Gli utenti oggi vogliono un maggior controllo dei social network per questo il futuro dei social potrebbe essere nelle loro mani.
4. I social media multi-sensoriali: un veicolo di contenuti per tutti
Sarà davvero possibile coinvolgere i sensi con i contenuti social? Esaminando il Sentiment sui tipi di contenuti, si scopre che non c'è un formato migliore rispetto a un altro. Questo porterà i brand a creare formati nuovi e innovativi per i consumatori. Nel 2023 il metaverso aprirà la strada verso queste opportunità con l'Internet dei sensi. Cioè "la creazione di esperienze sensoriali digitali sul web". Creare quindi esperienze con contenuti nei formati richiesti dal pubblico.
Ecco un esempio:
Nel gennaio 2021, Campbell ha collaborato con CAMP per realizzare due candele profumate: alla zuppa di pomodoro con formaggio grigliato e al brodo di pollo. Questi prodotti hanno giocato sui sensi e con il sentimento di nostalgia delle persone, diffondendo i profumi invernali. La campagna è diventata un successo con scorte esaurite il giorno dopo il lancio e numerose menzioni online.
Questo post di Instagram ha ricevuto oltre 2.200 engagement, mentre i notiziari e i blog hanno riportato la storia con ulteriori 7.600 engagement per la campagna. Offrire contenuti pensati esclusivamente per il consumatore, anche se stravaganti, ripaga.
5. L'ascesa e la caduta del social commerce
I consumatori sono più disponibili a nuovi canali per lo shopping. Il social commerce sta cercando la sua strada, in Cina il 49% degli utenti ha fatto un acquisto tramite i social media, in America il 44%. Le stime dicono che nel 2023 il social commerce rappresenterà il 14,3% di tutto l'eCommerce in Cina, mentre negli Stati Uniti il 4,9%.
Il social commerce sarà un trend diverso a seconda della piattaforma. Facebook è quella principale usata per lo shopping. TikTok si sta concentrando nel Regno Unito e Meta ha lanciato il Meta Avatar Store, per incoraggiare le vendite digitali. Gli Stati Uniti mostrano il più ampio margine di crescita. I brand hanno ampio spazio per migliorare le vendite online, facendo attenzione al mercato e alla piattaforma.
6. La corsa al metaverso darà i suoi frutti
Il metaverso è un trend di cui tutti vogliono parlare. A gennaio 2021 le menzioni sul metaverso sono aumentate significativamente e sarà così sempre di più. Il metaverso è un'ipotetica iterazione di Internet come un mondo virtuale universale e immersivo, facilitato dall'uso di visori per la realtà virtuale e la realtà aumentata.
Il 2023 potrebbe essere l'anno delle prime iterazioni di metaverso, e i brand devono essere pronti per farne parte.
7. L'analisi predittiva cambierà il marketing
L'analisi predittiva si riferisce all'utilizzo di dati, algoritmi e tecniche di apprendimento automatico che permettono di individuare probabili avvenimenti futuri sulla base di analisi di dati storici. L'analisi predittiva nei prossimi anni potrà sconvolgere il marketing, e verrà integrata nei processi di lavoro. La tecnologia AI si sta quindi facendo notare. I brand dovranno sfruttarla per prevedere i grandi trend di settore.
Il caso Deliverr.
Startup di logistica che ha sfruttato l'analisi predittiva per anticipare le richieste dei consumatori e posizionare in anticipo gli articoli nelle aree geografiche in cui si prevedeva la domanda. Shopify ha valutato questa intuizione 2,1 miliardi di dollari quando ha acquistato Deliverr nel maggio 2022. Nel 2023 vedremo l'impatto di questo fenomeno sul marketing, nei social media e negli eCommerce.
8. La sostenibilità ambientale non potrà più aspettare
Nel 2022 si è parlato molto di sostenibilità ambientale, nel 2023 consumatori e brand entreranno davvero in azione a favore di essa.
L'82% dei consumatori vorrebbe che le compagnie mettessero le persone e il pianeta in rilevanza rispetto ai profitti. Più passa il tempo e più gli utenti saranno consapevoli dei brand che utilizzeranno l'argomento solo di facciata.
9. La Customer Experience sarà sempre più social
La pandemia ha cambiato il percorso di acquisto per il 75% dei consumatori. Nessuno vuole più perdere tempo e i prodotti/servizi devono essere fruiti con celerità. I social network, possono aiutare i brand a velocizzare i processi per fornire assistenza, informazioni e soluzioni. I temi sulla customer experience sono sempre molto seguiti dalle community. Un'interazione o un contatto diretto con il brand saranno quasi sempre considerati in modo positivo dai consumatori per fidelizzarli.
10. La Buyer Persona lascerà il posto alle comunità
Nel 2023 i brand abbandoneranno l'uso del cliente ideale per rivolgersi alle community. La pandemia ha mutato anche questo aspetto, la buyer persona non funziona più, i consumatori ora sono troppo mutevoli per essere definiti. Le aziende dovranno rivolgersi ad ecosistemi di consumatori.
Il 66% dei consumatori sostiene che fare parte di una community li ha portati a rimanere fedeli al marchio. Per questo non stupisce che i brand vogliano essere sempre più vicini ai consumatori, in questo periodo in cui il potere d'acquisto è ridotto.
Aumentano quindi i personaggi pubblici che utilizzano piattaforme come Telegram e Discord per rimanere in contatto con il loro pubblico, mentre gli influencer rimangono sulle piattaforme più popolari (TikTok, IG, FB). I consumatori ormai vogliono sempre di più contenuti autentici.
CONCLUSIONI
I social media sono un trend sempre in crescita per le aziende di qualsiasi settore e in continua mutazione. Permettono alle imprese di interagire con i propri utenti, dar loro maggiori informazioni sui prodotti e servizi, e stabilire una posizione nel mercato.
Il consumatore nel 2023 andrà messo sempre di più al primo posto, dovrà essere ascoltato e bisognerà trovare le risposte alle sue domande, inoltre, sarà necessario prevedere in anticipo quello che si aspetta.
Ascoltandolo potrà diventare "ambasciatore" del tuo brand.
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